giovedì 1 agosto 2013

Milano e i diritti civili


Esattamente un anno fa veniva approvata una delibera del Consiglio comunale di Milano con cui si istituiva un ufficio per la registrazione delle Unioni civili e, dal 10 settembre 2012, le persone interessate hanno potuto prenotare la loro iscrizione.
Si possono iscrivere persone che abbiano compiuto la maggiore età, di sesso diverso oppure dello stesso sesso, di ogni nazionalità, ma residenti e coabitanti nel Comune della città e iscritti allo stesso stato di famiglia. La coppia, inoltre, non deve risultare sposata o legata da altri vincoli di parentela (affinità, tutela, adozione) e né deve essere iscritta ad altra Unione civile riconosciuta.
Ma il cammino sulla strada dei diritti civili nel capoluogo meneghino, non finisce qui.
La novità di quest'anno riguarda il testamento biologico. Con 24 voti a favore, 4 contro e 1 astenzione, l'11 luglio scorso, il Consiglio comunale ha approvato anche il Registro del testamento biologico. Il registro era stato chiesto, tramite un'iniziativa popolare a cui avevano aderito dodicimila cittadini, apponendo la loro firma: la delibera non obbliga il Comune a conservare il materiale dei testamenti, ma permette ai cittadini di lasciare le proprie direttive anticipate di trattamento, ovvero delle disposzioni nel caso in cui non fossero più in grado di “intendere e di volere” e di attestare in Comune il luogo dove conservano tali disposizioni. Marco Cappato, Tesoriere dell'Associazione “Luca Coscioni” ha dichiarato, a proposito, che: “ Questa soluzione (condizionata dai rilievi della Segreteria generale in merito alla privacy) se da una parte è meno impegnativa per il Comune, dall'altra consente ai cittadini di esprimersi liberamente anche sull'interruzione della nutrizione e idratazione artificiale e sull'eutanasia, che può già essere ottenuta all'estero”.


Il testamento può accogliere anche le direttive sui prelievi e trapianti di organi e tessuti e sulla cremazione e dispersione delle ceneri.
L'amministrazione comunale riceverà un documento che attesta dove e presso quale soggetto sono state lasciate le indicazioni; tutti i cittadini residenti nel comune hanno il diritto all'iscrizione, ma in caso di trasferimento, la cancellazione non è automatica. E' possibile chiedere la modifica o la rimozione della dichiarazione in qalsiasi momento e nominare un eventuale fiduciario attraverso la dichiarazione sostituitiva di un atto notorio.
Milano ha compiuto un passo avanti sui diritti civili, ne siamo felici e orgogliosi”, queste le aprole dell'Assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino.
Oltre all'istituzione di questi due registri, bisogna anche ricordare un'altra delibera importante, approvata a maggio, sempre a seguito di una proposta popolare: quella contro le discriminazioni e per le pari opportunità per tutti . Un Piano cittadino contro le discriminazioni basate sui sei fattori indicati nell’art. 19 TFEU (Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea): etnia, religione, genere, età, disabilità e orientamento sessuale.