venerdì 11 ottobre 2013

L'emendamento per l'eliminazione del reato di clandestinità





Nel giorno della visita a Lampedusa del Premier Letta e del Presidente della Commisione europea, Barroso, è stato approvato in Commissione giustizia del Senato l'emendamento per l'eliminazione del reato di clandestinità introdotto con il pacchetto sicurezza del Ministro Maroni, nel 2009. L'emendamento, proposto dai senatori Andrea Buccarella e Maurizio Cioffi del Movimento Cinque stelle, è stato approvato dall'esecutivo e dovrà essere discusso al Senato: ora la persona migrante, se irregolare, compirà un illecito amministrativo che prevede l'espatrio, ma non l'arresto.
L'abrogazione del reato di immigrazione clandestina è stata approvata con i voti del M5S, del Pd e di Sel. Durissima, invece, la reazione della Lega Nord. Matteo Salvini ha così commentato la decisione presa in Commissione: “ Se ci sono regimi sanguinari in Africa, si vada lì e si attacchi, altro che primavera araba. Se in Somalia e in Eritrea ci sono problemi, andiamo lì e risolviamo. La Bossi-Fini non è applicata, la Germania, la Gran Bretagna e la Francia hanno da anni il reato di immigrazione clandestina, mentre qui in Italia facciamo favori alla malavita”.
Buccarella e Cioffi hanno, invece, spiegato che: “ La legge Bossi-Fini con l'introduzione di questo reato ha aumentato la clandestinità, distolto le forze dell'ordine dalla sicurezza del territorio, aumentato i costi per la giustizia con cifre spropositate”, ricordando come anche il Sindacato automo della Polizia (Sap) aveva sollecitato, già cinque anni fa, il Parlamento a dire basta con questa legge che aveva aggravato il sovraffollamento carcerario.
Il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, infine ha dichiarato: “Lo Stato deve regolare i flussi migratori in modo compatibile con le concrete possibilità di accogliere i migranti e questo non solo per ragioni di ordine pubblico ma anche per motivi umanitari. A persone che cercano di sfuggire da situazioni di estrema indigenza e spesso disumane dobbiamo garantire un'ospitalità dignitosa. Occorre, invece, continuare a punire con severità chi sfrutta e favorisce questi fenomeni migratori incontrollati che possono causare tragedie come quelle di Lampedusa”.
Un primo passo nella direzione dello smantellamento della Bossi-Fini che arriva in seguito alla polemica suscitata dall'iscrizione, nel registro degli indagati, dei sopravvissuti alla strage dell'isola dei Conigli. Un passo avanti importante che è stato fatto dopo la morte in acqua di centinaia di persone: ragazzi, donne, bambini.