domenica 1 giugno 2014

Io sto con la sposa: la disobbedienza creativa



Cinque passaggi di frontiera attraverso l'Europa: Italia, Francia, Lussenburgo, Germania, Danimarca e Svezia. Un gruppo di palestinesi-siriani, di notte e clandestinamente, percorrono migliaia di chilometri “accompagnati” da una sposa. Perchè, chi avrebbe il coraggio di chiedere i documenti ad una sposa?

Nasce da questa domanda il documentario Io sto con la sposa (On the bride's side) ideato e realizzato da Gabriele Del Grande, giornalista e scrittore, Antonio Augugliaro, videoartista e Khaled Soliman Al Nassiry, porta e critico palestinese-siriano.

Dal 14 al 18 novembre scorso ventritrè persone, tra ragzzi e ragazze, iatliani, siriani e palestinesi prendono parte ad un corteo nuziale che parte da Milano con destinazione Stoccolma, violando le leggi sull'immigrazione. Tasneem, questo il nome della sposa, e i suoi amici sfondano la Fortezza Europa con il sorriso e il coraggio d disubbidire.

La storia raccontata è una finzione, ma affonda le sue radici nella realtà: per preparare il progetto i registi hanno intervistato tantissimi migranti che hanno messo le loro vite in mano ai trafficanti. Il documentario mette in scena proprio questo tipo di viaggio e di scelta e i tre autori rischiano 15 anni di carcere per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Si tratta di un film di denuncia e di protesta. Chi vuole “stare con la sposa” può contribuire alla realizzazione finale e alla produzione del lavoro. E', infatti, aperta una richiesta di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo, disponbile in italiano, inglese e arabo.

Fino al 17 luglio 2014 è possibile dare il proprio contributo - da 2 a 1000 euro – per raccogliere i 75.000 euro necessari per sostenere i costi di post-produzione, distribuzione e per partecipare alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. In cambio del contributo: magliette, cartoline, DVD, proiezioni e l'album del matrimonio autografato.