martedì 17 giugno 2014

L'odissea di Jacopo e il diritto allo studio



Jacopo ha 15 anni: fisicamente dimostra più della sua età, ma soffre di una grave forma di autismo.

Terminata la scuola media, il ragazzo non riesce ad inserirsi in un istituto dove poter continuare gli studi: questo non a causa delle sue difficoltà, ma a causa dell'ottusità di alcuni rappresentanti della cosiddetta “società civile”.

Vediamo perchè. I professori della scuola primaria di secondo grado avevano consigliato a Jacopo di iscriversi ad un liceo artistico con indirizzo grafico, il “Valle” di Padova, che lo ha rifiutato adducendo come scusa il fatto di non essere un istituto attrezzato per accogliere ragazzi con la disabilità di Jacopo. I genitori decidono, allora, di tentare con il Centro di formazione professionale “Francesco d'Assisi”, un centro specializzato proprio per l'accompagnamento allo studio di ragazzi con problemi relazionali. L'iscrizione è stata accettata, ma la frequentazione delle lezioni è possibile solo per tre giorni su cinque perchè la scuola non è in grado di trovare un insegnante di sostegno che copra tutta la settimana. Jacopo si trova bene all'istituto “Francesco d'Assisi” perchè ha la possibilità di seguire laboratori manuali, per lui più semplici rispetto ad altre materie curricolari.

Durante lo scorso mese di marzo, un'assemblea istituzionale (a cui non ha partecipato la famiglia) decidie di trasferire Jacopo, per il prossimo anno scolastico, presso un istituto statale per geometri con conseguenti difficoltà sul piano dell'apprendimento e dell'inserimento.

La madre di Jacopo si è, quindi, rivolta all'associazione Autismo Padova Onlus, la cui Presidente, Caterina Di Michele, spiega: “ Jacopo soffre di una forma di autismo grave e le istituzioni non sono ancora riuscite a trovare una soluzione...La madre di Jacopo porta avanti da sola la sua famiglia e ha anche un altro figlio. Avere Jacopo a casa al giovedì e al venerdì significa o non andare a lavorare oppure pagare qualcuno perchè stia con lui” E così è stato.

Speriamo che per il prossimo anno Jacopo e la sua famiglia ricevano l'aiuto necessario per una vita dignitosa. A partire dal diritto allo studio nella scuola più adatta.

La mamma di Jacopo ha lanciato una petizione on-line su change.org (“Permettere a Jacopo, ragazzo autistico, di continuare a frequentare la propria scuola”): vi chiediamo di sottoscriverla e di farla girare.