mercoledì 12 novembre 2014

Gli ORIZZONTI dei migranti




Si è tenuta da poco a Milano una mostra intitolata Silent Book Contest in cui sono stati esposti i lavori grafici di bravi illustratori, capaci di raccontare storie senza l'uso delle parole.

A noi ha colpito, in particolare, il progetto ORIZZONTI di Paola Formica a cui abbiamo rivolto alcune domande e che ringraziamo.








Perchè la scelta di questo soggetto?




Era appena avvenuto il drammatico naufragio del barcone proveniente dalla Libia, stracolmo di profughi provenienti da diversi stati africani, dove hanno perso la vita più di 300 persone.

Mi ha davvero sconvolto. Si è scritto e raccontato molto a proposito. Ho pensato che il Silent Book Contest fosse l’opportunità giusta per raccontare la storia di chi è costretto a lasciare alle spalle una parte di sè, raccontarla una volta in più, senza le parole stavolta, per toccare con le sole immagini altre corde.




Come si è sviluppato il progetto grafico? Per realizzarlo, si è ispirata anche alle immagini che scorrono sullo schermo televisivo?




Il progetto l’ho subito avuto chiaro in testa; l’ho poi buttato giù di getto, uno storyboard veloce a matita e le tavole definitive tutte in digitale. Mi hanno suggerito alcuni spunti, per esempio, la scena della barca in mare di notte o il film Terraferma; altre immagini, i volti delle persone, l’espressione dei loro occhi, i mezzi di trasporto stracolmi, viste più e più volte attraverso i media, li ho fissi in mente, indelebili … Il lavoro completo è durato circa due mesi.




Tavole colorate e disegni dal tratto netto: come si può raccontare una storia emozionante senza le parole?




E’ una sfida che si può affrontare essendo emozionati di raccontare qualcosa che può emozionare. “Sentendo” davvero quello che si sta per visualizzare. Forse è così che si riesce a dare alle sole immagini la forza che di solito hanno le parole.





E' un lavoro che si rivolge agli adulti e anche ai più giovani: qual è il messaggio che ha voluto mandare con questo suo lavoro?



E’ un messaggio di apertura, un invito ad ampliare lo sguardo, ad andare oltre al proprio orizzonte e guardare verso l’orizzonte degli altri, visto da altri punti di vista: come limite, punto d’arrivo, miraggio, incognita, incanto di colori, speranza.