venerdì 14 agosto 2015

Basta alle morti in mare, migrare è un diritto


 

Ieri, 13 agosto dalle 18,30 alle 19,30, come tutti i giovedì a Milano, il gruppo “Nuovi desaparecidos”, con altre associazioni, si è riunito Piazza della Scala per dire "basta alle morti in mare, che migrare è un diritto, che la politica deve liberare le frontiere e che l'umanità è una sola". “Dimensioni diverse” ci ha inviato il testo seguente:

E' uno scandalo … è colpa dei migranti?

Leggere i giornali, ascoltare le dichiarazioni, i dibattiti … tutto è ridotto a numeri, ad una questione economica: la crisi, il lavoro, la casa, …

Nessuno o quasi spiega le responsabilità delle politiche economiche e di dominio che hanno gli Stati e le multinazionali nell'aver depredato e nel depredare le ricchezze naturali, nell'aver pagato e nel pagare despoti, regimi e inscenato guerre per avere il potere.

è colpa dei migranti?

Nessuno o quasi parla di responsabilità di una esistenza fondata sull'esasperato consumismo che brucia milioni di tonnellate di rifiuti e che oggi ancora il governo italiano decide di costruire altri 12 inceneritori (che oltre a bruciare risorse genera danni all'ambiente e alla salute) ponendo un limite alla raccolta differenziata che oltre a recuperare ricchezza genera maggiore occupazione.

è colpa dei migranti?

Nessuno o quasi dice che la disoccupazione sta crescendo in tutta Europa (oltre 28 milioni i disoccupati) e che continuerà a crescere poiché le nuove tecnologie, l'automazione, non solo assorbono lavoro ma sviluppano una produzione sempre più elevata.

è colpa dei migranti?

Nessuno a quasi lamenta e denuncia l'enorme, l'assurda e profondamente ingiusta, disparità tra i possessori di ricchezza: Credit Suisse Group il 50 per cento della ricchezza è posseduto dall'un per cento della popolazione mondiale.

è colpa dei migranti?

Nessuno o quasi accusa la speculazione finanziaria che per 2 punti di tasso di una moneta "brucia" sui mercati quasi 300 miliardi. Mentre paesi indebitati per le politiche di "aggiustamenti strutturali", fanno morite di fame milioni di persone

è colpa dei migranti?

Nessuno o quasi denuncia le speculazioni abitative: decine di migliaia sono gli appartamenti sfitti della proprietà privata, ma anche pubblica, mentre la lista dei richiedenti casa rimane insoddisfatta e i più disgraziati subiscono la violenza degli sfratti. … mentre in Italia si spendono ancora quasi 30 miliardi di euro ogni anno per i suoi armamenti.

è colpa dei migranti?

Nessuno o quasi denuncia: le Nazioni Unite hanno chiesto ai paesi ricchi di stanziare lo 0,7% del Prodotto Interno Lordo in finanziamenti per lo sviluppo del terzo mondo. Il Governo italiano ha stanziato soltanto lo 0,16%.

è colpa dei migranti?
 
Alla conclusione del presidio, è stato letto uno scritto di Antonio Gramsci del 1917: Gli indifferenti
 
INDIFFERENTI
“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera.
È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza.

Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.

Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.

Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti.
Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto.
E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini.
Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano.
Vivo, sono partigiano.

Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

Antonio Gramsci - Indifferenti 11 febbraio 1917